'Contesa d'amore. Lei, la sua ombra e l'uomo seduto'

Fasano – Comincia la settimana più lunga e critica per organizzatori e giurati, la stesura dei vincitori del festival di teatro amatoriale.

Infatti, sabato sera, ha rappresentato la propria opera “Contesa d'amore. Lei, la sua ombra e l'uomo seduto”, l'ultima compagnia in gara, Animafemina di Fano (PU).

L'opera, riadattamento dell'opera «Diatriba d'amore» di Gabriel García Márquez, si svolge in un ambiente scenico circoscritto, l'ambiente domestico in cui la protagonista, interpretata in maniera eccezionale dalle due attrici, è intenta in preparativi per una ipotetica festa, in cui è presente un distaccato marito.

Il dramma è un continuo dualismo: le due attrici sulla scena impersonano un solo personaggio, il “dialogo” interiore, il proprio essere e l'apparenza esteriore, il canto e la recitazione. Questo dualismo è stato trasmetto dalle due attrici in maniera straordinaria, la frustrazione interiore che si contrapponeva all'apparente calma esteriore; l'io interiore che, come un fiume in piena, esprimeva tutte le insoddisfazioni collezionate durante gli anni del matrimonio, mentre l'io esteriore in maniera pacata non riusciva nell'arduo compito della comunicazione con un uomo tanto desiderato, rincorso anche senza l'approvazione della famiglia che, in realtà, si è rilevata una persona distante, dall'idealizzazione della prima fase dell'innamoramento.

Un tema di grande attualità, in cui ognuno può cercare di impersonarsi, alla luce della prossima Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre), un modo per “guardarsi allo specchio” e comprendere quanto è complicato esprimere tutto, senza ferire il prossimo.

La cerimonia di premiazione, delle sei compagnie in gara, si svolgerà sabato prossimo, 17 novembre, al Teatro Sociale.

Il sipario si aprirà alle ore 21 con lo spettacolo fuori concorso “Il nuovo viaggio di capitan Fracassa” della Compagnia “La ribalta” di Salerno, a cui seguirà la cerimonia di premiazione a cura del Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini”.